Focus del mese
La Natività del pittore argentino Sergio De Castro è un’opera donata nel 2003 da Mons. Pasquale Macchi alla Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese per la sezione moderna del Museo.
Giuseppe e Maria adorano in ginocchio il Bambino avvolto in fasce multicolori; in alto stanno sospese una stella stilizzata e una croce che in modo esplicito prefigura la Passione.
Non mancano presenze tradizionali come l’asino e il bue sulla destra e i pastori con le pecore a sinistra. Due angeli dalle ali a farfalla distendono le braccia nel gesto nell’annuncio, mentre in basso trovano corpo le loro parole “Gloria in excelsis Deo”. Le figure nascono dall’unione di forme geometriche gialle, blu, rosse, nere e bianche.
È un dipinto giovanile, datato 1950, che testimonia la prima fase stilistica di De Castro in cui è più evidente l’influenza del suo maestro Joaquin Torrès-Garcia (Montevideo 1874 – 1949): nell’ultimo ventennio di attività Torrès-Garcia si dedicò a opere caratterizzate da una rappresentazione schematica della realtà con segni e reticoli ortogonali che si intersecano formando una struttura unitaria di settori regolari di colore puro.
Figlio di un diplomatico, Sergio De Castro trascorre parte dell’infanzia in Svizzera tra Losanna e Ginevra; tornato in Sud America, studia a Montevideo dove, pur viaggiando spesso, risiede in prevalenza fino al 1949, anno in cui si trasferisce a Parigi. Inizialmente si dedica soprattutto agli studi musicali fino a diventare professore di storia della musica in conservatorio. Scopre la pittura di Joaquin Torrès-Garcia e diventa suo allievo. Nel 1951 abbandona la musica per dedicarsi alla pittura. Artista di fama internazionale, realizza anche affreschi monumentali e vetrate (Monastero Benedettino di Caen; Collegiata di Nostra Signora dell’Assunzione di Friburgo); sue opere sono presenti presso il Fondo Nazionale d’Arte Contemporanea di Parigi, il Museo Jahrunderts di Vienna, il Kunsthalle di Brema, la Fondazione Stuyvesant di Amsterdam, il Fondo Nazionale delle Arti di Buenos Aires; a lui sono state dedicate numerose retrospettive (Amburgo, Friburgo, Berlino, Caen, Buenos Aires, Lussemburgo); ha partecipato all’esposizione internazionale di Tokyo (1956), alla Biennale di Torino (1957), alle esposizioni École de Paris, Galerie Charpentier (1955- 1961), a mostre presso il Centre Pompidou, alla Biennale di Venezia. Nel 2006 De Castro ha donato più di duecento sue opere al Musée des Beaux-Arts de Saint-Lô in Bassa Normandia.