Focus del mese

Mario Radice (Como 1898 - 1987) Madonna con il Bambino TEMPERA SU TELA, CM 19 X 18, INV. 1050, DONAZIONE MONS. PASQUALE MACCHI

In questa Madonna con il Bambino, donata da Mons. Pasquale Macchi per la sezione moderna del Museo, Radice parla dell’affetto materno di Maria: la Vergine attira a sé il Figlio, avvolto in bianche fasce, e lo protegge con il suo velo. Il riverbero stilizzato fatto di tratti blu, colore paradigma per l’opera intera, trasforma una semplice mamma nella Madre di Dio che ha in braccio la “luce del mondo”.
Radice è stato un grande esponente dell’astrattismo italiano. Noto tra l’altro per aver eseguito negli anni Trenta del Novecento le pitture (perdute) per la Casa del Fascio di Como, uno dei più significativi edifici del razionalismo italiano progettato da Giuseppe Terragni, Radice non rifiutò mai del tutto la figurazione. “La pittura è una sola” – amava ripetere.
La sua pittura figurativa è legata soprattutto a soggetti religiosi (oltre che a più rari ritratti), pochi dei quali concepiti espressamente per chiese (Nascita della Vergine e Presentazione al tempio, Carbonate, Chiesa di S. Maria Assunta; Santa Rita e Sant’Antonio, Como, Chiesa di S. Orsola). Importante è stata la sua riflessione sul tema dello spazio sacro: tra il 1939 e il 1943 lavorò a progetti per nuove chiese, in felice sodalizio con l’architetto Cesare Cattaneo, interrotto dalla morte precoce dell’amico.
Sostenuto da un sentimento religioso autentico, nella lunga intervista concessa ad Angelo Maugeri (http://www.edixxon.com/radice/02_conversazioni/htx1285.html) affermò di avere sempre creduto, ma confessò che solo verso i quarant’anni avvenne una nuova maturazione della sua fede.

Laura Marazzi

agosto 2015

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