Focus del mese

Carlo Francesco Nuvolone (Milano 1609 - 1661) Fuga in Egitto 1654, MATITA ROSSA E NERA SU CARTA, CM. 33 X 39, INV. 7
Questa Fuga in Egitto è una testimonianza di grande importanza per la storia della Via Sacra: è il disegno preparatorio per l’affresco perduto che Carlo Francesco Nuvolone realizzò nel 1654 accanto alla Terza Cappella, dedicata alla Natività (all’interno dipinse l'Annuncio ai pastori, l'Adorazione dei Magi, il Sogno di Giuseppe, la Partenza per l’Egitto, la Strage degli innocenti). Nel 1650 il pittore aveva già affrescato la Quinta Cappella, coadiuvato dal quadraturista Francesco Villa, e l’anno seguente aveva colorito le statue della Disputa di Gesù nel tempio di Francesco Silva.
La Fuga del Nuvolone fu quasi totalmente distrutta dal pittore Gerolamo Poloni che, sotto la direzione di Lodovico Pogliaghi, negli anni Venti del Novecento eseguì interventi radicali al Sacro Monte, togliendo talvolta l’intonaco originario per rifare gli affreschi più compromessi. Ciò che si vedeva prima dell’intervento di Renato Guttuso, che nel 1983 realizzò il murale ancora oggi accanto alla Terza Cappella, era in gran parte il rifacimento novecentesco. Proprio descrivendo questa cappella, il Del Frate lodò il Poloni “ perfetto secentista” che ricostruì “dove il salnitro aveva inesorabilmente distrutto (…) conservando l’esattezza nel concetto e nella forma” (Costantino Del Frate, Santa Maria del Monte sopra Varese, 1933, p. 55 e fig. 41).
La foto della Fuga pubblicata dal Del Frate (che non fa cenno al disegno, allora probabilmente non ancora entrato nel patrimonio del Museo) è comunque interessante: la scena era ambientata in un paesaggio arioso inquadrato a destra da una nobile architettura. Non mancava l’elemento apocrifo della palma che piegò a terra l’alta chioma, offrendo i suoi frutti per sfamare la Sacra Famiglia, reso dal particolare dell’angelo che porta alcuni datteri.
Nel disegno l’attenzione è incentrata su Giuseppe, Maria e Gesù. Giuseppe, che indossa un largo cappello, cammina aiutandosi con un bastone, mentre sulla spalla trasporta un fardello, magro bagaglio appeso a un legno. Maria è sull’asino e guarda con dolcezza il Figlio che ha in braccio.
Pur senza entrare nel merito del rapporto del Nuvolone con la pittura di Bartolomé Esteban Murillo, suscitano qualche suggestione le similitudini della Fuga al Sacro Monte con la Fuga in Egitto del maestro spagnolo, oggi a Palazzo Bianco a Genova, di pochi anni precedente.

Laura Marazzi

luglio 2015

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