Focus del mese

Ambito di Jan Brueghel il Giovane (Anversa 1601 - 1678) Allegoria dell'aria e del fuoco XVII SECOLO, OLIO SU TELA RIPORTATA SU TAVOLA, CM 52 X 86, INV. 53
In assenza dell’elenco della donazione del barone Giuseppe Baroffio Dall’Aglio, risulta fondamentale il primo testo che riporta alcune opere del suo lascito: S. Maria del Monte sopra Varese di Costantino Del Frate (Chiavari, 1933, pp. 187-202).
Nella sezione dedicata al nascente Museo Baroffio l’autore non cita l’Allegoria dell’aria e del fuoco, pur segnalando alcuni dipinti “dei Paesi Bassi” (come l’Adorazione dei Magi copia da Hugo van der Goes e la Deposizione ascritta a un tardo seguace di Robert Campin). La predilezione del Baroffio per l’arte fiamminga e olandese, soprattutto del XVII secolo, invita tuttavia a ritenere che fosse parte della sua collezione anche l’Allegoria, riconducibile alla cerchia di Jan Brueghel il Giovane.
Sulla sinistra i volatili con le loro ali simboleggiano l’aria, insieme agli angioletti che soffiano le bolle di sapone e chiudono gli occhi per una folata di vento, al carro del sole che indora l’azzurro del cielo, alla figura femminile che siede sulle nuvole e regge una sfera armillare, antico strumento astronomico, mentre vicino al suo piede ci sono un bastone di Giacobbe, strumento a forma di croce per misurazioni astronomiche, e non distanti un astrolabio e un quadrante. La varietà di uccelli rappresentati incuriosisce l’occhio: dagli uccelli abili a librarsi nel cielo a quelli poco portati al volo, dagli uccelli nostrani a quelli esotici, dai più ruspanti ai più nobili. E così vediamo in bella posa gufi, civette, piccioni, galli, galline, fagiani, pavoni, tacchini, struzzi, pappagalli e perfino un martin pescatore e un pollo sultano.
A destra è raffigurato con gusto enciclopedico un bel campionario di ciò che nel Seicento si poteva realizzare con il fuoco, forgiando il metallo (armi, armature, monete, pentole, mestoli, orologi, macinini, martelli, pinze etc). Compaiono anche altri oggetti nati grazie al fuoco, come brocche di ceramica e bicchieri di vetro. In questo modo è illustrata la potenza del fuoco piegata dall’uomo a proprio vantaggio, come ribadisce la scena di lavorazione in secondo piano, mentre in lontananza una sorta di vulcano indica la forza distruttiva del fuoco incontrollato. La donna, dalla cui testa scaturisce una fiammella, tiene in mano alcune piccole saette e indossa una cintura-gioiello per la cui realizzazione ha avuto parte importante il fuoco stesso.
Alcune interpretazioni di allegorie degli elementi suggeriscono di identificare le donne rappresentate con le figure classiche di Urania, musa dell’astronomia, per l’aria e di Vesta, protettrice del focolare, per il fuoco.
Nel cielo in alto a sinistra sono quasi impercettibili due segni zodiacali: potrebbero essere il Capricorno e il Cancro, rispettivamente segno di terra e di acqua, che forse compaiono per chiudere idealmente la serie dei quattro elementi.
Del tema degli elementi conosciamo un’infinità di repliche, imitazioni e varianti, opera di Jan Brueghel il Giovane e della sua bottega, i cui modelli dichiarati sono i fortunatissimi esempi del padre. Chi ha visitato la mostra Rizomata (Pinacoteca Ambrosiana, 27 marzo – 1 luglio 2012), che ha consentito di vedere riunita la più celebre serie dei quattro elementi realizzata da Jan Brueghel il Vecchio per il Cardinale Federico Borromeo, non stenterà a cogliere le affinità con l’Allegoria dell’Aria e del Fuoco oggi al Baroffio.
Nel Repertory of Dutch and Flemish Paintings in Italian Public Collections – Lombardy (G. Jansen, B. W. Meijer, P. Squellati Brizio, 2001, I, p. 116 n. 134), il dipinto della collezione Baroffio è definito “copia da Jan Brueghel il Giovane e collaboratore”.
È segnalato come derivato dall’Allegoria dell’Aria e del Fuoco conservata nel Castello di Schleissheim e attribuita a Jan Brueghel II con l’aiuto di Frans Francken II per le figure (Schleissheim, Neuen Schloss, Staatsgalerie; 50 x 85 cm).
Un nuovo tassello può essere oggi aggiunto alla conoscenza di questa fortunata composizione: una quasi identica Allegoria dell’Aria e del Fuoco, custodita presso il Museo di Brooklyn  (“Studio” di  Jan Brueghel II e Frans Francken II; 51 x 86,4 cm), può infatti essere accostata all’Allegoria Baroffio, di pressoché identiche dimensioni (52 x 86 cm). VEDI

Laura Marazzi

luglio 2012
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